Vivere
Se solo potessi scendere
alla fonte di questa radice
laddove la penombra
di una notte fuggiasca
rischiara le ragioni della vita.
Ma tutto non ha piu' tempo.
Nemmeno la dolce preghiera
che si perde nella corolla
di una folle solitudine.
Ed io, vorrei abbracciare
questo male,
come la forgia accesa
che modella le pareti del cuore.
Ancora una volta
mi aggrappo ad un sogno opaco.
Riflesso vitreo di un'alba morente.
Polvere di cenere sparsa
sulle ali di un angelo bianco.
è il lupo cattivo dei nostri giorni....emozionante questa tua lirica. Un abbraccio.
RispondiEliminaStupendi versi... "Questo male" non guarda in faccia nessuno purtroppo. Buona giornata.
RispondiEliminaale