Tu chiamerai il mio nome,
lo chiamerai nella follia del vento
sperduto nel vortice della solitudine
calpestando ogni traccia d'umanita'.
Tu chiamerai il mio nome,
forse rinnegando le illusioni della vita
lo chiamerai nel sonno di una preghiera,
sopra un giaciglio di conchiglie,
con la forza dirompente del cuore
perso nelle spirali dell'anima.
Tu chiamerai il mio nome,
lo chiamerai in punta di piedi,
nella vanagloria di un'amore finito,
dannatamente lo chiamerai
nel comune senso di un pudore
o come un'immagine sbiadita dal tempo.
Tu chiamerai il mio nome,
nel vuoto illimite delle cose
lo chiamerai elemosinando i tuoi sogni
amante delle promesse inceste.
Tu chiamerai il mio nome
al riparo tranquillo della notte,
lo chiamerai sopra sponde d'omerta'
appianando il cammino delle lacrime.
Tu chiamerai il mio nome, ed io
staro' perennemente vicino a te
senz'alcuna violenza dell'anima
forse per sempre vicino al tuo respiro.