E furono i nostri occhi
la luce dell'incontro,
Il respiro delle cose,
l'ombra fuggevole del piacere
umida come il pianto
e dolce come il miele d'acacia.
E furono le lacrime mute
le sole parole che ascoltai,
i pensieri soavi dell'oblio,
i colori lucenti fissati
nelle spirali esistenziali.
Ma tu, ... tu apri
lo spiraglio dell'alba nascente,
la brezza che intenerisce il volto,
e bagni con le tue labbra
la greve arsura della mia anima
Ma tutto tace,
e non esiste un ricordo che muore,
che trema nel buio della notte ,
esistono solo i tuoi abbracci silenti
persi nella voce del vento.
Ieri, da questo orizzonte,
s'è aperto l'istante del tuo diario
laddove le uniche parole
sono incise sopra un pentagramma
di lucida follia e tenero amore.
Una poesia che colora teneramente il vivere quotidiano ....pensieri che volano oltre e si intrecciano a emozioni
RispondiEliminaUn abbraccio caro.