Non vi è certezza di fuga nel viale oscuro.
Mi aggiro lentamente tra i ricatti della mia anima
cosi' mezza vuota e cosi' totalmente peccatrice.
Tendo una mano lungo il perimetro
della mia solitudine,
liberando quello spazio di poverta'
laddove ho peccato di peccati altrui
riconducendo l'enigma delle parole
nella lucida pazzia che attribuisce
ai posteri questi mancati inganni.
Nessun canto desta le infinite emozioni.
E come gocce di prima rugiada
che bagnano le tue labbra
penso ai nuovi ritmi della vita
perduta dietro l'apparenza delle cose
nel pieno respiro dell'anima
Ogni parola apre un seme.
Ogni parola fruga nell'atomo
che contiene la sola voce dell'esistenza
-riverbero di luce-
conchiuso ai margini di vive sillabe.
Nessun commento:
Posta un commento