Non posso nascondermi
dietro facciate morenti.
La metropoli si spegne
nel suo scialbo grigiore.
Larve umane
urlano perdono a Dio,
voci che muoiono
nel cancro dell'opulenza.
Mi distrae questo bagliore.
Vetrine lucide, scintillanti
le stesse che vivono
là dove il tempo
non ha mai avuto un volto.
Accarezzo giorni lontani.
La verità rimane feconda
dentro le mura di questa esistenza.
L'unica gioia a maledirmi
nella profondità dell’illusione altrui
è la maledetta rassegnazione
che domina il contrasto dei giorni nudi.
dietro facciate morenti.
La metropoli si spegne
nel suo scialbo grigiore.
Larve umane
urlano perdono a Dio,
voci che muoiono
nel cancro dell'opulenza.
Mi distrae questo bagliore.
Vetrine lucide, scintillanti
le stesse che vivono
là dove il tempo
non ha mai avuto un volto.
Accarezzo giorni lontani.
La verità rimane feconda
dentro le mura di questa esistenza.
L'unica gioia a maledirmi
nella profondità dell’illusione altrui
è la maledetta rassegnazione
che domina il contrasto dei giorni nudi.
Parole forti che ci pongono davanti tante interrogazioni .....un abbraccio Emilio!
RispondiEliminaI richiami esteriori di questo consumismo dilagante hanno annebbiato la vera identità umana occultandola dietro le luci abbaglianti di un Natale traviato... Scaviamo nelle radici antiche che tutelarono il nostro passato, traendo da esse quell' energia spirituale capace, forse, di fermare questa spietata corsa del nichilismo...
RispondiEliminaUn abbraccio, Enrichetta.
con eterno ritardo rispondo a voi....con un messaggio unico...per simona, enrichetta e loredana. Questa poesia ha lo scopo di mettere in forte contrasto la finta faccia del Natale rispetto i suoi valori...quei valori che Papa Francesco ha voluto mettere come cardine del principio etico dell'uomo: la solidarietà, la fratellanza e la crescita in umanità....questo è il vero significato sia laico sia cristiano di questa festa. Un abbraccio forte EMILIO
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