Lento è il cammino di questa luce.
Giochi diffusi d’archi e messali antiche
fuoriescono dalla notte trascorsa
nell’ azzurra distesa di mare.
L’intreccio di onde marine
scolpiscono cristalli salmastri
là dove rinasce l’immenso vivere.
Resto ai bordi di una scogliera.
Contemplo i movimenti delle nuvole
come immortali respiri
che ondeggiano ubriachi nell’infinito.
In silenzio tendo le mani.
Accarezzo granelli di sabbia dorata
e come un naufrago perso nell’immenso
asciugo questi occhi colmi di pianto.
...afferro la tua mano e ripongo tutte le speranze per un divenire ricco di luce.
RispondiEliminaSplendida come sempre!!!
è meravigliosa emilio.....davvero splendida ...un'abbraccio...barbara ...foreverme
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