Quando nel mio dolore
rimuovi i suoni della solitudine
cerca una preghiera
nel baratro del tuo cuore.
Ascoltala in silenzio.
Parola per parola.
Forse una luce divina,
forse un respiro dell'anima,
si perderanno nell'incauto
presagio di una notte di pioggia.
Io non fuggo da questa realtà.
Io resto vivo nell'intreccio fecondo
di un lungo bacio d'amore,
e non mi resta che occhi lucidi
e tremori di folle paura
gettati nel canestro della mia vita.
Signore: prendimi per mano.
Conduci nel gorgo della serenità
la mia carne morente.
Per un solo istante, fai di me
una nuvola d'oro che si perde
nell'abbraccio infinito di stelle
e dolci corolle di arcobaleni...
Muy bello tu poema, me ha gustado mucho tu forma de orar.
RispondiEliminaAbrazos.
Ho letto silenziosamente questa tua....mi hai commosso e hai scatenato in me molte riflessioni....un abbraccio
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