Ogni ombra del giorno
vive il disordine mentale:
un poema sofferto,
una nuvola grigia,
un quadro fuori posto,
sillabe imperfette,
un pianoforte scordato,
una falsa coscienza,
un urlo strozzato,
una mano nemica,
un grumo di sangue,
una violenza su un volto...
una mano nemica,
un grumo di sangue,
una violenza su un volto...
Nell’oblio di uno spazio
fondo il respiro della notte buia
disperso nelle parole di una canzone.
*"Per averti pagherei
un milione anche più
anche l'ultima Malboro darei.."
Impotente nel suo grido
è lo spazio infinito
di questo cielo scuro.
Tutto mi inghiotte
nel suo eterno silenzio.
*"E così tu cadi giù
io non ti voglio già più
inaccessibile non sei
non con gli dei
tu sei senza dei..."
Forse un "default" della mente ,
un "reset" che annichilisce l'anima,
un "logos" che s'adombra nel pianto.
un "logos" che s'adombra nel pianto.
Ma il disordine mentale vive
come un gioco di somme algebriche,
come una sintesi di un respiro
che muore all'orizzonte,
come la perfetta simbiosi di un odio
che vaccilla nei meandri
di un sistema oramai logoro;
come il chronos che stempera
come il chronos che stempera
vecchi sillogismi di frasi imperiose.
Ed allora questa macina del tempo
ritorna nell'alveo di una natura
che muore nei vagiti dell'alba.
*"Anche l'ultima Malboro darei..".
Certo, anche l'ultima Marlboro darei
mentre tutto s'addensa indifferente
nel ricordo latente dell'esistenza,
rivoli di perniciose litanie
perse nell'infinito oceano
di una quotidiana
solitudine
Come posso gioire
del **taedium vitae
laddove intense
ed ossessive semantiche
uccidono spazi d'amore ?
Forse, potrei gioire
come la nera bellezza
che s'adagia lentamente
nel magma della nostra vita.
Forse, potrei gioire
come il serpente
che striscia nell’erba
e s’attorciglia all’albero
del giardino dell'Eden…
* (tratta dalla canzone "Oro" di Mango)
Emilio riesci sempre a commuovere
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