Non ho lacrime questa sera
per consumare il grido del mio cuore.
Avvolta nei desideri che grondano
nel chiaroscuro della notte
assaporo le peccaminose magie
della mia solitudine.
Mi seduce il suo riflesso astratto
dentro questa cortina di follia
e la mia voce è rapita
da un tormento immortale .
Resto inchiodata
dentro un maledetto enigma
la stesso che rifulge
da un mondo disilluso.
Il futuro è già vivo.
Presente.
Forse non ci sarà neppure
il tempo per deludermi
laddove un respiro di vita
rimane immobile
nel vortice irreale
di questo abisso profondo.
Forme smodate testimoniano
la tristezza d’immagini
divorate dentro un cammino solitario.
Tutte le mie confidenze
raccontano alla voce del vento
gemiti indefinibili di un’iride incolore
come cristalli di un tempo remoto
trascorsi nel tormento di un’agonia mai doma.
Vorrei capire l’attesa di un sogno,
salvare queste maledette apparenze
ricucire le ferite della mia anima
respirare ancora per una sola volta
la magia di un raggio di sole,
perdermi nel calore di un sorriso
ed abbracciare nell’infinito
la gioia di un’ amore
nell’ eco del silenzio di una notte stellata.
L'ultimo verso è molto toccante ..........
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