(san benedetto del tronto 8.5.2013)
Non ho mai scritto
parole feconde
dentro l’involucro
d'un quaderno di vita.
Raccolgo a stento
riflesse memorie,
l’incantesimo d'un sorriso
l’incantesimo d'un sorriso
rubato con i miei occhi
alle tue vetrine d'amore…
Labirinti d'eventi notturni
hanno arginato i confini
d'un silenzio morente
celebrato stancamente
nella perfetta costellazione
di un pianto liberatore…
Vorrei chiedere
respiro alla mia anima
e dipingere un solo vagito
laddove un sepolcro vuoto
laddove un sepolcro vuoto
diventi icona di un Dio
che geme nelle spirali
della vasta umanità.
della vasta umanità.
Una misera ragione
non puo’ morire nel nulla
vorrei varcare la soglia
di un flebile raggio di sole
per poter descrivere
sopra un pentagramma fecondo
sillabe e suoni da narrare
dentro un diario di nostalgia...
mi lasci sempre senza parole emilio .......ogni commento sarebbe rovinare la poesia del tuo cuore .........questa è spettacolare nella sua musicalità triste meglio nostalgica un'abbraccio
RispondiEliminagrazie Barbara....
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