Oggi è domenica
lento è il risveglio delle vie
coperte dal manto di freddo
e sperdute nel lustro grigio delle nuvole.
Tutt'attorno tace nel respiro di festa,
sonnecchia la vecchia radio di nonno Fefe’,
sonnecchia la mia borsa nera da lavoro,
sonnecchia il mio cane Milo
disteso nel suo morbido cesto di vimini.
L'odore del caffe' riempie il silenzio
di questa cucina laddove il solo
ticchettio dell'orologio a parete
sembra voler parlare del suo destino...
La pace regna sovrana nell'aria
i rintocchi delle campane a festa
annunciano la prima messa
ai pellegrini devoti...
Dalla finestra osservo la vasta spiaggia
contornata da brulle e disadorne scogliere,
mentre i fotogrammi di un vissuto
scorrono lenti come inesorabili sogni congeniti
fissati nell'esistenza dell'universo
e recisi da una miseria senz'alcun volto.
Oggi è domenica,.l'abito e le scarpe lucide
aspettano d'essere indossate per conquistare
la grazia conformista della giorno che nasce.
Fuori le prime bancarelle fanno da cornice
a dolci, ghirlande, souvenir, giocattoli e quadri
fondendosi nell'assordante vocio dei bambini
quasi a rompere l'omerta' maestosa del rione.
Stancamente un pallido sole sembra sciogliere
l'ultima filigrana di un rosario fatto di ghiaccio
che lentamente percola dal filo del vecchio stenditoio.
Oggi.è domenica e voi carissimi figli
siete l'armonia della mia anima che attendono
per una volta soltanto il passaggio del vento
affinche' riconduca nel fiordo delle speranze
il dono della partecipazione della nostra vita.
Oggi è domenica, a pranzo mangeremo
la pasta fatta a mano da mia madre, con il sugo di carne
e poi apriremo una buona bottiglia di vino rosso,
quello di Asti imbottigliato da mio padre,
perche' oggi è domenica, e solo di domenica si vive...
lento è il risveglio delle vie
coperte dal manto di freddo
e sperdute nel lustro grigio delle nuvole.
Tutt'attorno tace nel respiro di festa,
sonnecchia la vecchia radio di nonno Fefe’,
sonnecchia la mia borsa nera da lavoro,
sonnecchia il mio cane Milo
disteso nel suo morbido cesto di vimini.
L'odore del caffe' riempie il silenzio
di questa cucina laddove il solo
ticchettio dell'orologio a parete
sembra voler parlare del suo destino...
La pace regna sovrana nell'aria
i rintocchi delle campane a festa
annunciano la prima messa
ai pellegrini devoti...
Dalla finestra osservo la vasta spiaggia
contornata da brulle e disadorne scogliere,
mentre i fotogrammi di un vissuto
scorrono lenti come inesorabili sogni congeniti
fissati nell'esistenza dell'universo
e recisi da una miseria senz'alcun volto.
Oggi è domenica,.l'abito e le scarpe lucide
aspettano d'essere indossate per conquistare
la grazia conformista della giorno che nasce.
Fuori le prime bancarelle fanno da cornice
a dolci, ghirlande, souvenir, giocattoli e quadri
fondendosi nell'assordante vocio dei bambini
quasi a rompere l'omerta' maestosa del rione.
Stancamente un pallido sole sembra sciogliere
l'ultima filigrana di un rosario fatto di ghiaccio
che lentamente percola dal filo del vecchio stenditoio.
Oggi.è domenica e voi carissimi figli
siete l'armonia della mia anima che attendono
per una volta soltanto il passaggio del vento
affinche' riconduca nel fiordo delle speranze
il dono della partecipazione della nostra vita.
Oggi è domenica, a pranzo mangeremo
la pasta fatta a mano da mia madre, con il sugo di carne
e poi apriremo una buona bottiglia di vino rosso,
quello di Asti imbottigliato da mio padre,
perche' oggi è domenica, e solo di domenica si vive...
non solo di domenica si vive .....un'abbraccio emilio ....
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