In questa giornata di Ottobre
ho posto lo sguardo a ponente
lungo la spiaggia desolata
osservando il colore delle tamerici
nell'andirivieni delle mie sofferenze.
I pensieri graffiano l'infinito dell'anima.
Una linea invisibile di demarcazione
separa il respiro del mondo
dal profumo intenso delle tue labbra
come una dolce metafora che muore
nel lento e flessuoso dondolio dei pescherecci.
Ho nel ricordo fecondo della notte
le dolci parole del mio poeta Pablo Neruda
versi che dicevano amorevolmente:
"Non c'è immensità che valga, per quanto abbiamo vissuto"
E dunque mi ritrovo pure io obbligato
a tessere le file infinite degli eventi del cuore
come un poeta che si accosta alle foglie d'autunno
tanto per non morire di nostalgia...
Ohhhhhhhh quante emozioni sprigionano le tue note!!! Un abbraccio
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