"Scrivere poesie non è difficile.Difficile è viverle.." Charles Bukowsky

mercoledì 26 marzo 2014

Mani invisibili






Un ricordo dilaniato nel tempo
viene trasportato nella follia del vento.

Mani invisibili
raccolgono atomi di solitudine
che s’intrecciano
nella fissa dimora d'un angelo morente.

Stille di rugiada cristallina
bagnano l'inquieto risveglio dell’anima
come polvere di pianto caduta dal nulla.

Continuo a fissare le mie colpe,
grovigli di sventure scritte nell’eco del cuore,
armonia mai ricomposta da questi occhi.

Le spighe sono vuote nel loro involucro
ed il mare non ha piu’ richiami evasivi
mentre una densa linea di memoria
s'è persa nell’infinita onda solitaria.

Ho cercato un ponte per dormire.

Porto nel ventre l’amarezza del peccato,
la danza continua d'una musica
che annienta la ragione dell’esistenza
un verbo scolpito nel colore
d'un antico e dolce ritorno nell'universo.

domenica 23 marzo 2014

Emis Killa


Emiliano Giambelli, in arte Emis Killa, la pop star Italiana del rap è nato a Vimercate....
Amico e compagno di scuola di mio figlio Yuri.
Ieri sera (23 Marzo 2014) a Pescara s'è tenuto un concerto con tantissime persone....
Nel  back stage dopo il concerto abbiamo fatto delle foto assieme.


























mercoledì 19 marzo 2014

Filastrocca



Filastrocca, filastrocca...

Filastrocca della buona sorte
l'ho narrata in punto di morte

Filastrocca della mia povertà
tutto intorno è solo realtà.

Non ho mai scritto rime baciate
perse dentro cantilene dell'anima 
là dove tutto viene traghettato
nell'incesto fecondo della vita.

Nessun giudizio universale
siede alla tavola della sofferenza
mentre nell'infida metropoli
la voce underground riecheggia
nella vastità della nebbia.

Fotogrammi che vibrano solitari
nell'infinita moltitudine umana
che calpesta la nostra esistenza.

Formiche d'uomini e donne
avanzano inesorabili nel budello
delle sembianze di scheletri viventi.

Filastrocca, filastrocca...

Filastrocca della mia povertà
tutto intorno è solo realtà.

Filastrocca della buona sorte
l'ho narrata in punto di morte.

martedì 18 marzo 2014

Misere innocenze



I nostri sguardi
si persero lontani
dentro languidi pensieri
e gelide mura addormentate
nel tramonto dell'universo.

Misere innocenze.

Vaghi poemi dispersi
nella vanagloria del cuore.

Nell'olimpo dei sogni
abbracciai silente l'oblio
di Thanatos, Dio della morte
e Hypnos, Dio del sonno...

Essenze trionfanti che legano
il sogno d'amore nel piacere
di labbra assetate e vogliose
sopra la mia schiena.

Nella penombra del dolore
io continuo a sopravvivere
e vesto d'una sola camicia bianca.

Incestuose fatalità che vibrano
nelle profonde spirali dell'anima
là dove Venere veste d'azzurro
e asciuga il pianto dei tuoi occhi.

lunedì 17 marzo 2014

Distesa sopra le stelle





Ti chiamo nel tormento
inquieto d'un dolce poema.

Esalto le mie sillabe
come un fiore dischiuso
nel colore delle tue palpebre.

La magia incantata
afferra un sfera di cristallo
e narra i sogni indelebili
di questa storia d'amore.

Distesa, carezzevole.

Lungamente assopita
dentro un nido di seta.

E tu, come la notte stellata
mi guardi raccolta sul tuo cuscino.

Fissa nello splendore delle stelle.

giovedì 13 marzo 2014

Sponde incantate





Sognai
nell’incanto della notte
la danza di eterni desideri.

Sfogo
di un affetto profondo.

Avvento
di un'eterna eredità
chiusa nell’onda di mille ricordi.

Raccolgo il messaggio
che tormenta il cuore,
ombra che si adagia
nelle spirali dell'anima.

Sorrido
al richiamo del giorno.

Ti chiamo sopra sponde incantate
portando nell’intimo della voce
lontanissimi incontri della speranza.

Noi siamo un fiume solitario
che cerca la stessa pace
dentro tenui raggi d'amore.

Luce dall’infinito splendore.

L'incantesimo che cede al mondo
gli stessi colori che adornano
la corolla dell'arcobaleno.

Mistero di questo battito fecondo.

Follia che si perde
nel tepore  di un lungo abbraccio.

mercoledì 12 marzo 2014

Un bacio del vento



Il segreto della notte
non risponde mai
al richiamo della solitudine.

Gli occhi delle stelle
posano le antiche grazie
nella voce della mia poesia.

Trasparenti 
come foglie d'amore.

Lucide 
come cristalli di pianto.

Da una finestra
trapela l'innocenza del cuore
e prolunga la quiete
nella stanchezza del mondo.

Ho sulle tue labbra
l'unico bacio del vento.

Omertoso mi parla
della rosa piu' bella
che ho scolpito
nell'intimo della mia anima.

martedì 11 marzo 2014

Un angelo d'amore





Una paura nemica
mi ha tenuto per mano
lungo il pendio
che conduce nelle vie
dove i poeti piangono.

Nessun grido di solitudine
è schiuso dal suo bozzolo.

Crisalide che risale il male
e svanisce nel primo bagliore
dentro un breve canto serale.

Annientato da volti appassiti
osservo spezzoni infiniti
di un'esistenza mosaica
persa nella sua mistica divina
come frantumi di speranze
divorate dalla follia
di un verbo mai scritto.

Un vento ha spento la mia paura.

L'urlo dal cuore sale nell'alto
consumando l'unica memoria
legata ad un passato morente.

Io attendo un angelo dal cielo.

Con ossessione.

Forse con amore.

Un angelo che ogni giorno
percorre il borgo della mia vita
e m' asciuga queste lacrime di pianto.

lunedì 10 marzo 2014

Alberto Lupo - Canzone D'autunno ( Federico Garcia lorca)






una grandissima interpretazione di Alberto Lupo


Oggi sento nel cuore
un vago tremore di stelle,
ma il mio sentiero si perde
nell'anima della nebbia.

La luce mi spezza le ali
e il dolore della mia tristezza
bagna i ricordi
alla fonte dell'idea.

Tutte le rose sono bianche,
bianche come la mia pena,
e non sono le rose bianche,
perché ci ha nevicato sopra.

Prima ci fu l'arcobaleno.

Nevica anche sulla mia anima.

La neve dell'anima ha
fiocchi di baci e di scene
che sono affondate nell'ombra
o nella luce di chi le pensa.

La neve cade dalle rose,
ma quella dell'anima resta
e l'artiglio degli anni
ne fa un sudario.

Si scioglierà la neve
quando moriremo?

O ci sarà altra neve
e altre rose piú perfette?

Scenderà la pace su di noi
come c'insegna Cristo?

O non sarà mai possibile
la soluzione del problema?

E se l'amore c'inganna?
Chi animerà la nostra vita
se il crepuscolo ci sprofonda
nella vera scienza
del Bene che forse non esiste
e del Male che batte vicino?

Se la speranza si spegne
e ricomincia Babele
che torcia illuminerà
le strade della Terra?

Se l'azzurro è un sogno,
che ne sarà dell'innocenza?

Che ne sarà del cuore
se l'Amore non ha frecce?

Se la morte è la morte,
che ne sarà dei poeti
e delle cose addormentate
che piú nessuno ricorda?

O sole della speranza!

Acqua chiara! Luna nuova!

Cuori dei bambini!

Anime rudi delle pietre!

Oggi sento nel cuore
un vago tremore di stelle
e tutte le rose sono
bianche come la mia pena.



(Granada, novembre 1918)

venerdì 7 marzo 2014

Quintodecimo














(Quintodecimo frazione di Acquasanta Terme -AP-)

Una luce prealbare
ondeggia sulla verde collina.

Un'ombra si china sulle finestre
in attesa che il richiamo dei merli
risvegli l'antico borgo romano.

La vecchia chiesa sul ponte
aspetta di compiere il suo dono
mentre il vento amico saluta
la vasta distesa dei castagneti.

Ognuno vive il respiro del fiume.

L'antico Tronto s'immerge nel respiro
dove aceri ed olmi baciano dolcemente
le sue sponde incantate.

S'ammantano i prati verdi di Spelonga
all'imminente rito del grano dorato
ed il candore del sole di giugno
s’espande sopra la vecchia croce antica.

I passeri saettano diagonali
lungo il perimetro della vecchia Salaria.

Tutto il contorno e’ cristallo purissimo
come le faggete che il vento scuote
sopra le folti cime delle Conche.

La nostra è una leggenda d’ infanzia
che ritorna ogni solstizio d’estate
persa tra parole e racconti di fate turchine.

E sulle labbra dei suoi vecchi abitanti
ancora oggi assaporo l’essenza
d'una terra madre che si addormenta
nell’amore dell' ultimo nugolo di stelle.

martedì 4 marzo 2014

Un grande amore



Non avere paura 
di queste foglie morte.

Il loro sangue trasuda
nelle vene della terra.

Rivoli che si disperdono
nella quiete dei laghi,
nella voce del vento,
nei luoghi resi ignoti
ai tuoi occhi.

Un grande amore
si nutre di queste dolcezze.

Un grande amore
vive la grande sofferenza
d'un condannato a morte.

Un grande amore
si può  solo raccontare 
baciando il respiro del peccato.

lunedì 3 marzo 2014

Risveglio d'amore





Io sono un uomo senza pietà,
una luna che muore lungo il selciato
soffocato da frammenti di solitudine

Piove nella radura.
E questo lume di speranza
s'accende nella povertà della sera.

Il nido si culla nella piaga dei rovi
mentre piango la mia triste verità.

Infossato tra i resti dell'umana stanchezza
depongo l'ultimo lamento d'un corpo malato.

Notte cieca, notte assassina.

Parole amare dove l'alfabeto del dolore
viene inghiottito dalla voracità del nulla
come una barca di lacrime che approda
verso l’estenuante orizzonte del mondo

Chiamo il tuo nome nella luce nella notte,
ebbrezza che s'estende nella passione
l'abbraccio vitale che si fonde negli spazi
consumati dall'eco del tuo risveglio.

Cosi' eternamente denso d'amore.




domenica 2 marzo 2014

Poesie dell'anima: Maria Enrichetta Giornelli e Simona Scola




Carissimi amici, oggi propongo sul mio blog due bellissime poesie,  scritte da due  poetesse a me care: le amiche Maria Enrichetta Giornelli di Cortona e Simona Scola di Molteno. La bellezza delle loro parole hanno colpito il profondo della mia anima poetica. Versi che emozionano il lettore, versi di  vera "Poesia" che si differenzia nell'infinito pantano costituito da mediocri  scrittori e poeti  plastificati .






LA CASA DEL VENTO

Sono tornata
nella casa del vento
dove il sibilo dei pioppi
intonava col maestrale
una canzone d'amore.

Ora il vecchio campanile tace
ed anche il tuo passo
è ormai lontano
dai gradini del giardino,
dove gli oleandri sono piegati
dalla furia invernale.

Quel canto lontano
è soffocato da urli rauchi
di gabbiani che affondano
nelle onde sconvolte
le illusioni umane.


(Maria Enrichetta GiornellI)










NEL  SILENZIO

Affascinante  misterioso
cielo di marzo.

Giorni trascorsi
ad ascoltare la tua voce.

Sommessa.

Languido sussurrare al cuore
di un’anima in conflitto.

Per timore della sofferenza
opprimo l’amore,
la paura occulta,
 e i sogni celati
d’un magico mondo
fatto di spicchi di sole
essenze di colori e
profumi contrastanti.

Un silenzio cantatore
si perde nel languido sguardo

e mi abbandono felice
alle emozioni senza voce.

(Simona Scola)