Vorrei dirti qualcosa di me,
magari con la mera solitudine
che ristagna nel vortice dell'anima,
e vorrei perdermi ancora nei vicoli del silenzio
per rendere omaggio a questo pianto antico.
Ho indossato quei lunghi pantaloni neri
e scarpe rosso vivo con i tacchi a spillo
solo per urlare la mia rabbia di donna,
inutile ipocrisia che inerme pervade
i sentieri della mia vita solitaria.
La notte è appena trascorsa
tra l'oblio di un sogno e strette amorose
laddove baci e profumi s'addensano
lungo le pendici della mia carne.
Forse era il destino dei miei passi,
forse volevo essere grande e grande divenni
nelle mani desolate di un Dio minore.
Ora i ricordi riposano nella tomba ignota
e le parole sono bolle di vento
che s'intrecciano nei meandri del cuore
come un emisfero di nubi bianche
ed infinite scie d'amore...