"Scrivere poesie non è difficile.Difficile è viverle.." Charles Bukowsky

lunedì 24 settembre 2012

La poesia italiana? Tra mafie e politica di Donatella Bisutti




Carissimi lettori, stamattina un mio collega di lavoro mi ha lasciato sulla  scrivania un ritaglio  di  giornale  inerente l' intervista della poetessa Donatellla Bisutti apparsa sull'Avvenire in data 19 Settembre 2012 dal titolo emblematico "La poesia italiana? Tra mafie e politica"....E' interessante capire le motivazioni di una grande poetessa ...le stesse che con molto meno clamore ho gia' avuto in passato modo di esternare in questo blog.

Prima di entrare nello specifico vorrei postare un link dove poter leggere il curriculum biografico della poetessa in questione.     http://donatellabisutti.it/

Come soprariferito prendo spunto da un passaggio dell'intervista:

D: "Chi è oggi il poeta, come lo riconosce?"

R:" Niente purtroppo è piu' inflazionato oggi del termine "poeta", che chiunque si attribuisce da se'. Io Preferisco dire che, quando mi riesce, scrivo poesie"

D:" La poesia, la scrittura devono essere un servizio non un palcoscenico. ritiene invece che spesso il narcisismo e l'ambizione personale degli autori offuschino, magari in modo irreparabile, l'attuazione di questi edificanti propositi?"

R: " Un poeta deve essere umile come chiunque abbia ricevuto un dono, che come tale va messo al servizio degli altri e non deve certo essere usato per glorificare se stessi. Il poeta, al di fuori del momento in cui scrive la poesia, puo' essere anche una persona esecrabile. Per fortuna pero' la poesia va al di la' del poeta."

D: "Spesso si fa piu' carriera con il potere che con la qualita'. Dalle sue parole si deduce che persino la poesia, qui da noi, soffre di clientelismo e appoggi stratificati, che non premiano l'eccellenza ma favoriscono il diffondersi di uua mediocrita' di maniera..."

R: " Sempre piu' spesso mi dico che la poesia, da noi è come la politica perche' avvengono le stesse cose: clientelismi, compromessi, scambi di favori e alleanze improprie. Anche nella poesia ci sono i partiti e gruppi, o addirttura fazioni. Non e' azzardato nemmeno parlare di mafie. e chi non sta al gioco subisce una sorta di esecuzione bianca: gli si toglie la possibilita' di far sentire la voce, che è l'unica cosa che ha. In questi ultimi vent'anni il fenomeno si è aggravato ed è diventato una piu' che inquietante metastasi, contribuendo in modo determinante ad abbassare il livello qualitativo del nostro panorama poetico."

....Chi ha orecchi da intendere intenda....

martedì 11 settembre 2012

I colori di Greta (dedicata a mia figlia)



Il mondo ruota
attorno al suo respiro,
declinando porge
le sponde della speranza
dentro un giorno che muore
nelle infinite incertezze…

Non c’è un limite
di pura follia
che s’accende nell’arco
di un raggio di sole,
e noi sopravviviamo
contorti e sofferenti
nelle disumane commedie
sopra un palco senza attori…

Ma, tutto rinasce vicino a noi
ed illumina i nostri sguardi,
mentre una mano raccoglie
nel canestro della sua vita
un paio di vecchi anfibi,
un cappellino rosso "demode’ ",
e l’infinita girandola
di mille colori "naif"…
gli stessi colori di un sorriso
che si perdono
nel mondo fatato di Greta…


                                           (dedicata a mia figlia Greta)

sabato 8 settembre 2012

Se stasera sono qui...(omaggio a Luigi Tenco)

(versione originale cantata dall'amico Francesco Baccini)  
Raccontami la tortura del tuo cuore
la sola ed unica pieta’
che sopravvive nell’assurdo silenzio…
 
La voce anche nel buio profondo
riflette tutta la sua forza
come raggi di luce che contornano
le stelle perdute nei cieli passati…
 
Tu non sei l’uomo sottratto al male
ma un cammino cristallino…puro
che segue il moto perpetuo della vita
una luna che s’adagia sul fondo del mare
l’inaudito spartito di note
che chiama per nome ognuno di noi…