"Scrivere poesie non è difficile.Difficile è viverle.." Charles Bukowsky

venerdì 25 settembre 2015

Frammento d'amore



Ho provato ad ipotecare
l'ultimo respiro dell'amore
nelle insopprimibili lacerazioni 
dettate dalla follia del cuore.

Occhi lucidi delineano sentimenti lontani
e germogliano lente agonie invernali
sopra spirali di fumo grigio...


Voci mendicanti  si perdono solitarie
nella perfetta simbiosi tra legami
e torpori intensi dell'anima.

Resto abbracciato a questi ricordi latenti,
custode di un corpo senza alcun volto,
un brandello d’esistenza privo  della sua radice.


La notte accoglie il passo stanco delle emozioni

un frastuono che fiorisce sotto macerie esistenziali
laddove tutto resta assorto nel canto primordiale 
e nessun frammento d’amore s'arresta nell’alito del mondo.

sabato 12 settembre 2015

Agonie di fine autunno



Nessuno mai leggerà
la mestizia che trasuda
dalle ceneri del cuore.

Non ci saranno confessioni
nei ricordi del tempo,
e neppure ci saranno mani giunte
dentro chiese vuote.

Forse qualcuno sfoglierà 
questo foglio scolorito dal dolore
laddove nessuna poesia
sarà pietrificata da volti appassiti.

Io non ho l'arroganza della diversità;
quel sapere inutile e sottile della speranza
che ti annienta in quelle notti che non ti dico.

Mi fermo qui. Solo al buio.

I poeti talvolta sono presuntuosi,
fuggono dalla razionalità  meschina
di un mondo eternamente opaco
spento dai respiri nauseabondi
e convivono dentro un mare in tempesta
persi come naviganti alla deriva. 

Il sommo Kant usava dire:
"Pensare a volte  ci rende sensibili"
ma questa evanescenza deturpa
il senso d'una ampia vertigine
che immonda si conficca
nei meandri dell'antica nostalgia.

Ora come tutti i poeti di strada
mi ritrovo a setacciare un alfabeto muto,
un assurdo  gioco d'azzardo 
per estrarre una lettera o consonante
che mai comporrà l'esatta  combinazione
 ma la voglia di giocare la mia esistenziale partita 
diviene enigma ed ammicca le omertà 
di queste consapevoli e rassegnate agonie.


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