"Scrivere poesie non è difficile.Difficile è viverle.." Charles Bukowsky

giovedì 23 giugno 2016

La poesia è...





Ho infranto la corolla del sapere
là dove la mia poesia è  protagonista.

Essa diviene persuasiva,… 
depositaria di una verita’
che circonda un alfabeto muto.

 La poesia è arte.

Forza suggestiva delle muse
suadenti movimenti di danza
che colorano i moti dell’umanita’.

 La poesia è paura inconscia
espressione dell’ ”ego” lirico,
l’eterno riflesso della sua identita’,
un narratore arcaico
testimone del tempo antico.

 La poesia è verita’ feconda,
logica anticonvenzionale
senz’alcun modello figurativo,
l’infinita polivalenza dell’ esistenza,
una rappresentazione geometrica
persa nella sua variabile.

 La poesia è dottrina
etica di un canto processionale,
un fecondo epitalamio che raccorda
nel vortice spirituale le mani di Dio.

 La poesia è amore
coralita’ espressiva del cuore
cornice di un lento rituale ludico,
un cristallo di pianto silente
che si perde nell’assoluta razionalita’
delle proprie consonanti.

Omaggio ad Andrea Zanzotto




Questa lirica di Zanzotto, intitolata "Nel mio paese", contiene  suggestioni, problematiche, complicità che intercorrono tra poeta e paese, diversi spunti che ineriscono al complesso rapporto fra artista e ambiente, fra mondo poetico della rappresentazione e mondo reale della collocazione. Dunque, il ménage tra poeta e paese è sempre di tipo psicologico, oltre che sociologico o antropologico: direi ecologico, nel senso originario dell’etimologia, sia di immedesimazione, sia di ribellione, comunque di interazione vissuta come presenza e come assenza, come ritorno o come allontanamento: il paese è tuttavia il liquido amniotico della vita individuale, centro gravitazionale dove, dopo tutto, il caso ci ha posto, insinuandoci la memoria di una patria, di un “rientro”, che è necessario come l’istinto di sopravvivenza.


                                                                                            NEL MIO PAESE


(da "Dietro il paesaggio")

Leggeri ormai sono i sogni,
da tutti amato
con essi io sto nel mio paese,
mi sento goloso di zucchero;
al di là della piazza e della salvia rossa
si ripara la pioggia
si sciolgono i rumori
ed il ridevole cordoglio
per cui temesti con tanta fantasia
questo errore del giorno
e il suo nero d'innocuo serpente

Del mio ritorno scintillano i vetri
ed i pomi di casa mia,
le colline sono per prime
al traguardo madido dei cieli,
tutta l'acqua d'oro è nel secchio
tutta la sabbia nel cortile
e fanno rime con le colline

Di porta in porta si grida all'amore
nella dolce devastazione
e il sole limpido sta chino

           


mercoledì 15 giugno 2016

Breve è stato l'incontro



Breve è stato l'incontro
così tenue agli occhi del mondo
così acceso al vagito d'amore.

 Un cielo purpureo ondeggia
  tremante nella vastità
della profonda spirale dell'anima.

Luce d'ombra di  pura follia
quieta il sospiro sensuale
di carezzevoli e gelosi segreti.

Tutto s'annienta nell'incanto della luna.

 E' così che tu ami i tuoi sogni,
ed io mendicante elemosino
il bacio estremo della tua aurora
che solitaria attende serena

l'immensa gioia 
dopo l'intramontabile notte.

-copyright -

Immenso silenzio








Nessun turbamento umano
s’adombra nel vortice di  questo spazio.

Solingo scompare nelle trame
di sillabe logorate dal vento.

Oggi, mi colpisce la dura esistenza
relegata in religiosi incendi dell’anima
e mi ferisce ancor di più la pena d’aver rivestito
brandelli di fiori appassiti sopra figli morenti.

Non lasciarmi Signore alla deriva.

Si faccia di questa carne
radice e fonte di ogni tuo discorso
affinchè gli occhi possano splendere
nell’oscurità delle notti incolte
mentre qualcuno là fuori mi narri
delle tue infinite meraviglie.

Io ti lodo nel mio  dolore illimite,
mentre Tu  benedetto Iddio
ascolti il mio grido d’amore
lo stesso grido che follemente
ad ogni ora viene disperso nell’eco
del tuo immenso silenzio.



venerdì 10 giugno 2016

Romance






C'è nell'aria tutta l'attesa d'un sogno
che ramingo osserva il calare della sera.

Odo in lontananza cadenze di passi stanchi
persi nel sibilo d'un vento gelido
lungo l'opaco viale dei cipressi.

Come argilla impregnata d'acqua
modello il vasto desiderio della vita
che paziente di notte in notte
mi conforta di lunghe e severe dottrine 

Poche parole escono dal cuore.

Non un nome nel ventre greve
di una terra madre anch'essa
priva di spazi, suoni o segni.

Non so dire di tanta malinconia
ma continuo nel vortice dell'anima
a sognare un vasto paradiso
...tanto perduto quanto atteso invano.

mercoledì 1 giugno 2016

L'ultima virata




Ho vagato nell'immensa fatica
persa in quello specchio d'acqua,
che s'adagia sul fondale dell'anima
sospesa tra un giaciglio d'errori
e fotogrammi d'amore.

Avrò cura dell'ultimo respiro,
dell'ultima spinta di forza,

 ... così fino all'ossessione indomita
che irrompe nello spazio d'un secondo
leggero come un battito di ciglia.

Tutto s'annienta nella frazione d'uno sparo.

Bracciata sopra bracciata
nuoto nell'infinito bacino di pensieri
come lacrime di spuma marina
che s'infrangono sopra una scogliera
illuminata da un tappetto di stelle.

Resto aggrappata ad un frastuono antico
che vibra nella carne che brucia
laddove l'ultima virata si frantuma 
nelle corde dei miei muscoli
e nei colori smeraldi del cielo...