"Scrivere poesie non è difficile.Difficile è viverle.." Charles Bukowsky

sabato 29 novembre 2014

L'ultimo canto

                                                       (Castellana Grotte - Agosto 2003-)



Io sono un'ombra.

Irrazionale.

Che deforma il suo cammino
lungo un viale intriso di malinconia.

Il Signore mi ha chiamato per nome
e mi ha condotto come un peccatore
lungo un fiume in secca
baciandomi con il suo alito d'amore.

Così, fino all'ultimo respiro.

Io, non ho piu' parole da citare
in questa dimora terrestre
e se ho pianto a lungo è stato solo
per allontanare la povertà dell'anima.

Nel mentre mi inebrio
del racconto dei giorni persi
e la notte coltiva nella sua magia
i gemiti in fiore di angosciose paure
eludono un eterno senso di colpa.

Ora non mi importa sapere del tempo
perchè nessuna nascita è rimasta 
senz'alcun raggio di sole
mentre la tua luce perpetua splende.

Splende dentro una pagina profetica
che resta  scolpita nei pensieri.

Indelebile, taciturna.

Orfana dei nostri destini.

E Tu, benedetto Iddio...
Tu mi dicesti:

*" Ma lascia che canti 
insieme a  te, amica,
e dall’amoroso stillicidio mentale
ci salvi la sublime allegoria..”

(* David Maria Turoldo –“Mie notti con Qohelet")

venerdì 21 novembre 2014

Ancora un'alba








Ancora un'alba nell'universo
mi spinge oltre l'orizzonte.

Calato nella sua enorme vastità,
sciolgo nelle vene l'esistenza
d'un calice amaro che opprime
la solitudine dei miei pensieri.

Solo vado incontro al dubbio.

Perso nelle deboli fragranze
d’un pianto materno
urlo lungo le spirali del cuore,
là dove un volto umano
si fonde negli spasimi
d’incestuose agonie d'amore.

Un sogno solleva l'ossequio dei sensi.

Ed io, continuo a sperare
con il corpo in frantumi,
con la voce rotta dal vento,
con il sorriso dell’anima,
con tutta la follia del mondo
…io continuo a sperare.

Il mio tempo è divenuto mare.

Tutto è impigliato nei tristi ricordi,
e tutto mi sommerge dalle tue onde.

Ma io ti aspettero'.

Ti aspettero' con un fiore in mano
e raccoglierò dalle tue labbra vuote
l'ultimo avanzo di un bacio notturno
confine immobile dove l'infinito s'annulla.

giovedì 20 novembre 2014

Un petalo di paradiso



Un sogno proibito
s’è posato sul fondale del cuore.

Parvenze multicolori
s’adombrano
nella dolcezza d’eterni ricordi.

Confronto il tempo
nella sua logora dimora
e resto in attesa d'eventi notturni .

Io, non ho mai conosciuto
mani che sapessero ricamare
quest’anima sofferente

Cosi’ ti penso,
malinconicamente immerso
nell'inganno giornaliero,
nella disillusione del canto,
nell’incertezza dell’anima.

Così ti penso,
nei vagabondi pensieri
persi nell'alfabeto muto
laddove una sillaba d'amore
riveste il volto sottile delle stelle .

Ma tu, ...sei cosi' presente
nell'essenza di un’antica follia,
nel lento scendere d’una clessidra,
nel fiorire di sentimenti ancestrali
nelle variegate geometrie del silenzio,
nelle profonde spirali dei sentimenti.

Tu, sei cosi presente
mentre solinga rincorri l'ultimo abbraccio
come un sottile petalo di paradiso
racchiuso dentro atomi di felicità...



mercoledì 19 novembre 2014

Sorprendimi





Sorprendimi, quando l’innocenza
s’aggrappa al groviglio d'omertà
ed oltrepassa i sensi dell’amore
nella vastità dei tuoi sogni.

Sorprendimi laddove l'urlo
del vento sinistro
risucchia la voracità del pianto
e la vanagloria stempera i ricordi
nel folle turbinio della notte.

Sorprendimi ad ogni alba,
ad ogni ora del giorno,
ad ogni battito fecondo
che pulsa nell’intimo dell’anima.

Sorprendimi nella follia del tormento
con sillabe e consonanti,
con tramonti ed arcobaleni,
con muschi e licheni.

Sorprendimi con le tue confidenze,
con le tue ragioni, con in tuoi respiri,
con la tua ninnananna.

Ed allora: sorprendimi sempre…

martedì 18 novembre 2014

Il palpito della notte





Ho imparato a piangere
nascondendo il viso
nelle spirali del singhiozzo
per l’ultimo violento dolore .

Cristalli di sale
lentamente cadono
nel pentagramma della vita.

Vorrei mutare per un solo istante
questa follia disumana.

Liberarmi dal pentimento dell’anima.

Ma tutto tace nella penombra
mentre opachi respiri
abbracciano infiniti sogni
persi nella vanagloria del mondo.

Nulla toglie al ricordo remoto
la vastita' delle tue caste parole
le stesse, che ad ogni ora,
scuotevano il palpito della notte.

Ma tu,... tu innalzi dal fondo
il racconto di questa poesia,
erigi i colori vivi dell'arcobaleno
dipinti sopra vestali celesti
laddove infiniti pulviscoli d'oro
fluttuano lievemente
tra il palmo della tua mano;
unica verita' riflessa
che vive nello specchio
di un dolcissimo bacio d'amore.




mercoledì 5 novembre 2014

Luminosa rugiada




Solitario t'ho cercata
nell'angolo remoto
d'un vecchio lume ardente.

Un gemito sonante
disperdeva l'incertezza
riversa sopra albe spente
e tramonti privi di colore.

Ora, trascende impervia
l'immane impronta
patinata nella notte.

Sottili cristalli di pianto
s'addensano nelle spirali umane
e la taciturna miseria
penetra lentamente nelle viscere
d'una terra morente.

Il freddo diviene amico dei pensieri.
Racconta la genesi d'un dolore
come il mutevole respiro
dell'ultimo malato terminale.

Guardo le tue mani affusolate
e l'intima vecchiaia si nasconde
tra le rughe asimmetriche
scavate dal logorio fecondo
d'un tempo assassino.

Lentamente mi spingo
nella luminosa rugiada
a compiere l'ennesimo gesto d'amore
sopra cieli immensi e nuvole bianche.
...Infinita bellezza d'un mondo
che fuoriesce dal canto del tuo cuore.