"Scrivere poesie non è difficile.Difficile è viverle.." Charles Bukowsky

venerdì 25 gennaio 2013

Il ritorno dai campi



Frastuoni di parole
si perdono lungo il crinale 
di una valle solitaria.
Un meriggio afoso
mi riporta alla mente

il costante rumore delle mietitrici
indomiti diavoli rossi 
che solcano l’imponente arsura 
della terra mia nativa...

Il vento raccoglie nel suo canto
l’operosa mano del fattore 
spighe dorate che rigogliose

raccontano il sudore del pane..
Raggi di sole lentamente s’incammino
lungo la riva degli uliveti
disegnando ombre leggere ai sassi. 
Tremo nella meravigliosa pace
accarezzando il volo delle rondini

perfette geometrie dei miei sensi.

Nell’attesa del ritorno dai campi

un profumo di gramigna e lavanda
inonda la mia anima...

Domani al sorgere dell’alba

mani callose riprenderanno
l’eterno dialogo interrotto dal tempo
un caleidoscopio di colori
che riflettono nell’immensa acqua di fonte …


4 commenti:

  1. Dolci ricordi che annunciano la bella stagione. Un abbraccio caro il mio poeta!
    In questo fine settimana approfitterò della tua ospitalità

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è la mia terra.....nativa....sono le colline delle marche e dell'abruzzo, è la pace e la quiete rotta solo dal rumore dei trattori....è la vita dei contadini ancora ritenuta sana sotto tutti i punti di vista...

      Elimina
  2. e si ...questa è la nostra terra ...è la terra di cui viviamo e che ci fa vivere ...adoro l'odore che questa ci da perchè è unico solo e vero ...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. le radici della propria terra sono cordoni ombelicali che difficilmente riesce a staccarsi dal cuore....òe visioni agresti rimangono nell'anima....e ne hai bisogno come l'aria per sopravvivere...

      Elimina