"Scrivere poesie non è difficile.Difficile è viverle.." Charles Bukowsky

giovedì 14 marzo 2013

Giornata Mondiale della Poesia - San Bendetto del Tronto 23 Marzo 2013-


Ogni poeta portera' tre composizioni poetiche....

I testi che declamero' sono tre, due rivolti principalmente al "sociale"
(temi del manicomio e dei suicidi in carcere) , il restante un poema d'amore.


In ordine


ORDINARIA FOLLIA

C’è una storia che non muore mai
non solo per chi è nato disperato
ma anche per chi continua a nascere...
Vi prego non dite mai cos’è la vita
forse un raggio di sole
nel buio di una cella
forse un angolo di strada deserta
laddove ognuno è nessuno,
sempre piu’ nessuno
nell’impossibilita’
di essere solo…
Si aprano i tuoi occhi Signore
e cerca questi volti rigati
sul fiume delle nostre lacrime.
Sono un recluso
dentro un giardino senza fiori
le spighe dei miei pensieri sono vuote
l’anima è avvizzita come grappoli sulle viti
e la tua creatura è china per terra
sola a cantare la sua impotenza…

(a due grandi poeti contemporanei che hanno tratto dal vissuto del “manicomio”
le piu’ belle espressioni culturali e poetiche di sempre…Mario Tobino e Alda Merini)


RAMO SPEZZATO (i detenuti sono uomini non numeri)  

Mi trovo lontano,….
in un mondo diverso
circondato da uno scheletro di spazio,
stordito dalla fragranza di volti opachi
gli stessi volti che ripercorrono
l’amara sete sotto un cielo perduto.
Ogni voce d’amore raccoglie un tremolio,
l’attimo intenso di una solitudine
là dove le sole parole sono lume di poverta’
e la cieca speranza assale spavalda
le nostre notti diverse…
Questo è un ramo spezzato,
ammantato d’odio sopra un prato verde,
che raccoglie l’ennesimo gesto disperato
di una mano amica
pronta a gettare i fiori al di la’ della siepe…

(ad un ragazzo di 19 anni suicida in carcere - luglio 2010-)



TI SCRIVERO'...

Ti scrivero,
anche tra cent'anni ti scrivero',
e quando il tempo si lascera' sedurre
incatenero' il mio cuore
lontano da inverni delusi
e mani senz'alcuna offerta
peccando nel gorgo deserto
di una notte mai esistita.

Ti scrivero',
sono sicuro che leggerai la delusione
che inerte depone polvere d'oro
sopra uno scrigno di madreperla
e suonero' con la forza della carne
le infinite emozioni perse nel tuo cuore.

Ti scrivero',
inchinandomi sopra un manto stellare
laddove tutto risplende nel firmamento
e formero' una icona struggente
sonante di gemiti materni

...e tutto lo faro' con un semplice sorriso
perso nell'abisso di una lacrima d'amore....

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