"Scrivere poesie non è difficile.Difficile è viverle.." Charles Bukowsky

sabato 10 ottobre 2015

Caro nonno ti vorrei dire...




Ora sei li che riposi, Montemaggio Sante,
in quell’immenso cimitero di collina
laddove ipocriti, ladri, farisei, puttanieri,
politicanti di mezza tacca, vili, ignoranti
sfruttatori della società, “risiedono” anche loro
nel folto pertugio consolatorio dell’anonimato .

Tu hai sempre lodato gli uomini del popolo,
amavi tutti  coloro che per gli ideali umani urlavano
la rabbia di giustizia sociale, la sete di riscatto proletario,
la voglia di vedere quattro “luridi” padroni con le braghe calate.

Carissimo nonno,  oggi come allora ricordo il tuo dileggiare
dei pensieri striscianti di uomini ricchi e facoltosi
che per quattro sporchi denari compravano le coscienze
ad umili operai e contadini; putride latrine di un potere volgare.

Oggi mi ritrovo incollato ai tuoi fotogrammi di quella ironia feconda
che forgiava l’animo di un fanciullo e che nel tempo stesso rendeva grazia
ridendo e piangendo nel ricordo del sorriso e della tua bontà.

In questo mese d’Ottobre  sono ritornato a Fermo 
e mi sono adagiato nella culla dei ricordi, 
osservando  quella strada in salita di Sant’Agostino, 
dove  da ragazzino ti vedevo sopra  il  rosso “Motom”, 
e tu t’ avvicinavi a me dicendomi: “Oh ciao bellezza!!” . 

Ed io, per un gioco perverso ti leggevo a gran voce 
 il manifesto a lutto dell’assessore democristiano morto 
dopo aver rubato le ultime “marchette” al popolo, e tu imperterrito con la tua sigaretta di trinciato “Alfa” sornione mi dicevi senza peli sulla lingua:

” Finalmente si è tolto dai coglioni”.

Questo è il mio quaderno, questi sono i miei pensieri nonno, 
...sono per te e per chi li leggera’.

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