"Scrivere poesie non è difficile.Difficile è viverle.." Charles Bukowsky

domenica 16 dicembre 2012

Serata di cultura a San Benedetto del Tronto (15/12/2012)





Ieri sera ho avuto l'onore di partecipare alla presentazione del libro di Gino Marchitelli -"Morte nel trullo"- , il tutto organizzato dall'associazione Alchimie d'arte dell'amico poeta Domenico Parlamenti, presso la sala Bice Piacentini a San Benedetto del Tronto, nella duplice veste sia di commentatore nonchè quella di poeta....Il tema della serata era inerente la problematica della pedofilia e la violenza sui minori in genre...ecco il testo del mio intervento e la poesia sul tema afferente (scritta in occasione dell'omicidio del piccolo Tommy di Parma...atrocemente ucciso a badilate...)



 Vorrei iniziare con questi versi vangelici: (Luca 17:1)

“È inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. È meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. “

Ho letto con interesse e, tutto d’un fiato, l’opera letteraria di Gino Marchitelli dal titolo “La morte nel trullo”, il libro in questione offre ed apre una tematica che fa riflettere tutti noi al riguardo della violenza ed abusi sessuali sui bambini e minori in genere.

Infatti, l’autore descrive all’interno del libro stesso, dettagliati episodi suddivisi tra la Lombardia, in particolare Milano ed il suo hinterland, e le zone meravigliose del Salento di Puglia traendone nel contesto generale analisi nude e crude sui comportamenti devianti ed errati della pedofilia.

Insomma, io penso che dopo questa lettura le nostre coscienze verranno scosse dal loro giaciglio dormiente, e si avra’ la voglia di reagire al cospetto di una societa’ marcia, malata, opulenta e complessa che opprime la fragilita’ del mondo infantile, dove ogni azione degli adulti è sbagliata ed è vissuta come un trauma.

Il libro, a mio modesto parere, offre un’ampia e generale discussione sul tema in questione,… il fenomeno dello sfruttamento e degli abusi sessuali a scapito dei minori hanno assunto proporzioni inquietanti a livello sia nazionale che internazionale, in particolare per quanto riguarda il crescente utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione , tanto da parte dei bambini quanto da parte degli autori di tali comportamenti delittuosi.

Come dicevo prima, è difficile per noi lettori rimanere insensibili a fronte di questi cumuli di orrore, l’autore piu’ volte rimarca scene e fotogrammi davvero impressionanti nella sua stesura, e qui la mente del lettore stesso inizia un lungo monologo,come una lista della spesa, con la propria coscienza: bambini abbandonati per le strade, che muoiono di fame, minori ridotti in schiavitù, che lavorano quindici ore al giorno al servizio delle multinazionali, bambini uccisi, massacrati, trucidati, bambini maltrattati, sfruttati da clan criminali o dal mercato della pornografia, bambini e minori mandati al fronte come soldati: si tratta questi di orrori cui la coscienza occidentale (almeno di quanti la possiedono, una coscienza) non resta insensibile, contro i quali si lotta spesso purtroppo senza la necessaria efficacia e perseveranza.

Ancora, bambini che subiscono, all'interno della famiglia stessa, abusi che appaiono minori, che ci colpiscono di meno perché forse meno gravi e più diffusi: bambini che vivono in ambienti familiari degradati, oppure che trascinano le loro giornate in solitudine, nell'indifferenza degli adulti, presi soltanto dai loro problemi e dal loro amor proprio; infine bambini privati della loro infanzia, eccessivamente responsabilizzati da genitori che li considerano una mera proiezione dei loro desideri.

I bambini non sono cose, hanno diritti, in qualsiasi società gli stessi rappresentano l'innocenza e il futuro.

E senza enfatizzare troppo, per ogni bambino che nasce egli è un possibile “Messia”, inteso come colui che può salvare il nostro pianeta sempre più minacciato da catastrofi, guerre, distruzioni.

Concludendo, vorrei sottolineare come il libro di Gino Marchitelli offre spunti di riflessione anche nei confronti della nostra societa’, una societa’ che per riabilitarsi con le sorti umane deve porre le basi condizionate da attenzione e sensibilità verso i bambini ed i minori in genere ….solo cosi’ una comunità e può ancora guardare al futuro con speranza, che può progredire salvandosi dal suo male.

La violenza sui minori è viceversa il simbolo di una convivenza civile deteriorata, di una civiltà malata, al tramonto, che ha perso i valori necessari alla sua sopravvivenza.
Una collettività che infierisce sui più deboli è una società violenta, in cui nessuno è al sicuro, dove l'avidità, la chiusura mentale, l'aggressività primitiva, l'aridità dei sentimenti, il dominio del disumano stringono i cuori e i cervelli in una morsa mortale.

I bambini hanno bisogno di essere amati, di giocare, di crescere armoniosamente, di imparare. Solo così potranno perdonarci e costruire un mondo migliore.



la poesia.....

ORFANO DEL MIO NOME

Sono orfano del mio nome
là dove in nessun fiume
cosi’ povero d’acqua
il tempo è ritornato
schiavo di se stesso
A me
non è data nessuna speranza
nel boato infinito
che urla imperterrito
lungo le tenebre di ogni casa
e raccoglie le paure di un bambino
cosi’ disperate verso ogni forma d’amore…..
Mi chiedo
se la cattiveria di questo mondo
sia l’ultima sconfitta umana
oppure il cedimento della vita
posta come rami spezzati
dentro alberi mai cresciuti...
Vorrei parlare di un Dio amorevole
ma tutto cio’ non ha senso
quando i respiri muoiono
dentro occhi allucinati dal male
e le parole rigettano sopra oscuri altari
dove ogni oblio è inghiottito dal nulla
ed i passi del dolore avanzano inerti
al cospetto di lupi in branco
affamati sulla loro preda…
Ed io, nell’assordante silenzio
ancora una volta mi ritrovo
nella tempesta di un navigante in mare
perso nelle confidenze dell'anima
solo a raccontarmi scarne pagine
di un dramma insanguinato dal tempo....

5 commenti:

  1. la poesia è stupenda emilio per il resto che dire ....quando toccano i bambini mi assale il voltastomaco ....e non aggiungo altro ....mi segno il libro questo si ...grazie emilio buon inizio settimana

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    1. Grazie del tuo commento, la serata è stata bella piena di spunti culturali che andavano dalla danza moderna, alla pittura, scultura, poesia, letteratura ecc..ecc...Ecco l'esempio: quando si dice che uno Stato diventa primitivo e poco democratica quando taglia su ogni forma di cultura ed istruzione. Ci sono talenti in diversi campi culturali a cui non è dato spazio per emergere...diventanto cosi' "cosa" esclusiva per pochi intimi...la cultura appartiene a tutti!

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  2. Emilio ho letto con il magone questa tua recensione .....non riesco a capacitarmi del perchè accadono queste cose.....
    Sono disgustata ma sono convinta che un giorno questi "animali" dovranno renderne conto.
    La tua poesia è toccante, mi ha fatto venire la pelle d'oca.

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    1. Cara Simo,...il versetto del vangelo di Luca sopradescritto dice tutto, soprattutto la fine che faranno questi "animali"....

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  3. Volevo complimentarmi per una poesia che trovo intensa, molto, molto bella e sentita. Allo stesso modo volevo dirle che ho letto le sue preazioni ai libri di Simona le cui poesie sto ora leggendo. Di lei ha detto il giusto. Quello che ho letto fin qui tocca il cuore, detto con semplicità coinvolgente. Simona ha uno sguardo particolare verso la vita e anche le sue foto lo testimoniano. Se potesse farle piacere le lascio da aprire un link dove troverà un mio omaggio ad una foto di Simona. Grazie. Isabella
    https://lanostracommediajalesh2.wordpress.com/2018/09/19/incontro-8//

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