Il tempo della vita
ha divorato nel suo cospetto
l'epitaffio d'una scarna verità.
Resta scolpita questa pietra nuda
che vive nelle agonie della notte.
Respingo l'infinito tormento
che germoglia lentamente
dentro simbiosi di manoscritti
là dove i sogni s'infrangono
nel vortice della paura.
Ora il tempo è venuto.
Mi restano ore di attesa dell'anima
una pena che piange alla perdizione
e lacera il cammino d'immagini opache
sequenze d'un respiro che splendono
sopra nubi velate e bianchi fantasmi.
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