"Scrivere poesie non è difficile.Difficile è viverle.." Charles Bukowsky

sabato 3 gennaio 2015

L'ultimo viaggio





Una luce ispira il limite
della mia esistenza.

Un timore diffuso, fragile,
 che s'infrange nella mente
come macerie pregresse
raccolte in un campo di croci.

Stasera ho ascoltato un gemito.

L'ho ascoltato nell'intimo del cuore,
nella profonda vastità dell'anima,
laddove la pace non ha esiti
e neppure negoziati e ne privilegi.

Sono stato incatenata
lungo la perfidia della mia vita
e nessuna libertà ha visto
il vero volto dell'alba nascente.

Osservo una strada contorta 
che disegna l'ennesima corolla
del mio ampio respiro. 

Ogni dolcezza umana si perde
nelle viscere  di un gorgo d'amore.

Ma ogni parola, ogni pensiero,
iniziano a volteggiare lungo un baratro
di un interminabile precipizio di follia.

Nessun turbamento umano
s’adombra nel vortice di uno spazio
che solingo scompare nelle trame
di sillabe logorate dal vento.

Cosi’ è la vita chiusa nelle sue pupille,
così è l’esodo di corpi senz’alcun approdo,
così è il gemito del condannato a morte,
così è l’ultimo viaggio di una donna sola.


2 commenti:

  1. Emilio...anche se distante tu riesci sempre a leggermi dentro. Un abbraccio.

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  2. grazie Simo....è sempre un piacere leggerti...un abbraccio e buon anno!

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